Bruxelles, 29 Gennaio 2020
BRAFA 2020 - Rettifica ufficiale ECHO
Articolo pubblicato su L’Echo di Bruxelles
Gli organizzatori del BRAFA confermano che Lunedì 27 Gennaio l'FPS Economy (il servizio pubblico federale del Belgio) ha effettuato un controllo di routine sulle opere già escluse peraltro dalla mostra dal severo vetting.
Si tratta di una procedura abituale non solo per BRAFA, e non di un controllo straordinario.
BRAFA tra l’altro collabora da sempre con i vari servizi amministrativi in un rapporto di completa trasparenza.
Alcuni documenti sono stati in effetti trattenuti in attesa di ulteriori informazioni.
È importante notare che nessuno degli oggetti sequestrati era esposto al BRAFA. Seguendo la procedura di valutazione interna, questi oggetti sono stati conservati in una riserva chiusa al pubblico e agli espositori per tutta la durata della mostra. Questa procedura per l'ammissione di oggetti è in vigore in tutte le fiere internazionali e si basa sia su un esame di autenticità che sulla garanzia della sua provenienza, ma anche sulla sua intrinseca qualità artistica.
BRAFA deplora la pubblicazione di nomi di gallerie che non sono coinvolti negli attuali controlli (Aaron, Desmet, Cybèle, De Jonckheere), nonché l'uso di illustrazioni di altre gallerie completamente estranee all'argomento dell'articolo.
“La cosa peggiore è che il diffuso bisogno di sensazionalismo tocchi anche testate giornalistiche che riteniamo serie e documentate” si rammarica Harold t'Kint de Roodenbeke, Presidente dell’Associazione Foire des Antiquaires de Belgique. “Si tratta di procedure normali e di routine, che vanno avanti da molti anni. Un vero peccato anche per gli stessi giornalisti che ci seguono con serietà oltre che per l’immagine negativa e la confusione che possono derivare dalla pubblicazione di informazioni errate.“
BRAFA 2020 - Edizione 65
Domenica 26 Gennaio - Domenica 2 Febbraio 2020
Tour & Taxis, Avenue du Port 88, Bruxelles
www.brafa.art